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Storia della Filodrammatica

 

 

STORIA DELLA FILODRAMMATICA A.C.S. Canale /A.C.S.-PUNTO3

Alcune testimonianze parlano di rappresentazioni teatrali nel periodo antecedente la seconda guerra mondiale. Sicuramente però si hanno notizie più precise nel primo dopo guerra, quando “nell’ARA dei Pivi”, locale sito nella casa di Pietro e Guerrino Piva, trasformato nel 1947 in “Bar delle Acli” e gestito proprio dalla famiglia dello stesso Guerrino, veniva allestito un teatrino. Con l’apertura del suddetto bar, gli appassionati del teatro si rifugiarono sotto una tettoia della famiglia di Giulio Piva.

Successivamente quest’attività venne trasferita sotto un fitto pergolato che copriva il piazzale a valle delle scuole elementari (ora casa di abitazione delle famiglie Fontanari); il magazzino dei pompieri fungeva da “camerino-spogliatoio”, mentre il palcoscenico era costruito su un carro agricolo contornato da pali che reggevano le scene. Il sipario era formato da coperte da letto.

Con l’arrivo a Canale del parroco don Marcello Groff nel 1953 nacque a Canale la passione per il “teatro paesano”. Egli si mise subito alla ricerca di nuovi spazi dove sviluppare tutta la sua fantasia, coraggio e spirito di sacrificio.

Un primo angusto teatrino fu allestito nella piccolissima vecchia canonica (ora casa di abitazione in via alle Rive), dove don Marcello insegnò i primi rudimentali movimenti teatrali ai giovani del luogo e dove si svolsero le prime recite davanti a non più di una trentina di persone.

In sua dote portò anche un antiquato proiettore per film e così di tanto in tanto e nei più disparati luoghi chiamava a raccolta la gente per farli ammirare, sebbene don Marcello si premurasse di nascondere con il cappello l’obiettivo quando gli attori si baciavano, ordinando all’operatore di tagliare le scene (“taia Marco”! – riferito a Marco Pergher suo fido collaboratore).

Questi film venivano generalmente proiettati in canonica e solo successivamente in notturna e all’aperto. Quando invece il tempo era inclemente il ritrovo era sotto la terrazza del “Bepi della Viola” (la Viola era la madre di Giuseppe Pergher). Successivamente ed in seguito ad un lascito (beneficio Valcanover), l’attività “cinematografica e teatrale” si spostò nel corridoio del terzo piano di “Villa Jagher” (attualmente di proprietà di Sandro Pintarelli). Chi non ricorda in quel luogo la scenetta intitolata “Stellina d’oro” recitata da Claudio Piva, Romano Gretter, Paolo Pergher e Marco Pergher? Recita che fece luccicare gli occhi a tanti papà presenti.

Raggiunti i primi risultati, lo stesso Parroco chiese ed ottenne di poter usare il magazzino della frutta di Ernesto Fontanari per portare in scena la tragedia della “Passione di Cristo”.

            Era l’anno 1959 e tale lavoro, con Virginio Badocchi nei panni di “Gesù Cristo”, fu ripetuto diverse volte raccogliendo un buon successo. Emozionante il racconto di questo dramma tratto dal Vangelo con l’uso di stratagemmi empirici messi in atto per gli effetti luce (immersione di elettrodi in una vasca d’acqua).

Durante l’inverno e la primavera del 1965/1966 e sempre con la regia di don Marcello Groff venne rimessa in scena la “Passione di Cristo” che oltre a rappresentare un messaggio cristiano, serviva al Parroco per racimolare del denaro per acquistare il terreno dove poi sarebbe sorta la nuova chiesa parrocchiale. Durante tale esperienza esordì a Canale Renzo Dorigoni, un appassionato “attore” proveniente da Civezzano. Don Marcello gli affidò addirittura due parti della recita (Zebedeo e Pietro).

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La “PASSIONE DI CRISTO” (1965-1966)

In piedi: Fabio Pergher, Paolo Pergher, Tullio Piva, Marco Pergher (Caifa), Carlo Cronst, Graziano Pergher (Gesù), Franco Bampi (con la faccia appoggiata alla croce), Bruno Piva (il diavolo), Romano Gretter, Marino Piva, Bruno Valcanover, Silvio Piva (Pilato).

In ginocchio: Rino Gretter, Flavia Rossi, Iole Piva, Silvana Rossi, Ines Piva, Patrizio Zeni, Laura Rossi, Alberto Zeni, Renzo Dorigoni (Zebedeo e Pietro).

La menzione di questo personaggio è doverosa perché risulterà fondamentale per il futuro teatrale di Canale e per la Filodrammatica Punto3.

Terminate le rappresentazioni della Passione, il Parroco non volle lasciar svanire l’esperienza teatrale, anche perché notò in parecchi giovani la voglia di continuare a recitare e così, dall’esempio di questa figura religiosa, ma soprattutto umana, nacque la passione per il “teatro paesano”. Con il loro aiuto, demolì la parete tra un’aula e l’altra delle vecchie scuole elementari ormai in disuso ed usò lo spazio ricavato per un piccolo teatrino che poteva contenere circa una cinquantina di spettatori.

Poco tempo dopo, il gruppo di giovani che lo avevano seguito passo passo poterono iniziare un loro percorso autonomo. Era il periodo invernale tra il 1966/1967quando venne messa in scena la prima commedia brillante di Riccardo Gasperi dal titolo “El re del formai”. I protagonisti di quella rappresentazione furono: Pergher Fabio, Pergher Graziano, Piva Bruno, Fontanari Aldo, Dorigoni Renzo ed i suoi amici di Civezzano Franco Bampi e Patrizio Zeni. Con tale recita iniziò il lavoro da “regista” di Renzo Dorigoni.

L’anno successivo, gli stessi giovani, avendo individuato nel Dorigoni colui che aveva le capacità di dirigere i lavori di una Filodrammatica, decisero di tentare la nuova avventura. Ristrutturarono completamente il palcoscenico e misero in scena autonomamente un nuovo spettacolo: “I FASTIDI DEL SIOR PERO CAROBOLA” commedia brillante di Guido Chiesa. Gli interpreti di tale rappresentazione erano: Fabio Pergher, Graziano Pergher, Bruno Piva, Enrico e Aldo Fontanari, Patrizio Zeni, Alberto Zeni e Franco Bampi e naturalmente Renzo Dorigoni che ne curava anche la regia.

Renzo, proprio per la sua grande passione per il teatro, divenne un vero e proprio trascinatore del gruppo di lavoro. Il suo apporto dettato da vera passione per il teatro dialettale diede una svolta determinante all’attività filodrammatica del paese.

Numerose furono le recite che questo gruppo di giovani, sotto la sua guida propose al paese. Approntavano le stesse per poi esibirsi davanti ad un pubblico che quando raggiungeva il suo massimo di presenze poteva arrivare a 40-50 persone. Ma come erano belli quei momenti, fatti di passione, semplicità e buon umore.

Un grave incidente stradale del Dorigoni e la vendita da parte del comune di Pergine della vecchia scuola furono le cause principali che costrinsero ad interrompere l’attività teatrale. Va detto anche che fino a quel momento, tutta questa attività mancava del sostegno di una struttura organizzativa ben definita e solida. In pratica queste manifestazioni avvenivano sempre e solo episodicamente, come del resto anche altre piccole iniziative organizzate saltuariamente nel periodo estivo.

Dopo questi primi ed incerti passi nel mondo del teatro e nel desiderio di trovarsi assieme con spirito di aggregazione e per movimentare la vita del proprio paese, questi giovani organizzatori si guardarono negli occhi e decisero di agire per darsi una struttura il più solida possibile.

Siamo nel 1976 e proprio nel momento in cui si stava per organizzare la tradizionale festa del carnevale nasce ufficialmente l’Associazione AMICI DELLA CULTURA E DELLO SPORT di Canale.

            Tra le principali attività promosse da tale organismo spiccava l’aspetto aggregativo in una realtà che evidenziava molte carenze in questo senso, dovute in gran parte all’assoluta carenza di spazi adeguati ma la voglia di fare era tanta.

            Nel frattempo il Parroco don Marcello Groff aveva raggiunto l’età della pensione e al suo posto fu nominato nel 1971 don Pio Casari.

            Nel 1976 i dirigenti della neonata associazione, non trovando nessun locale dove potersi riunire chiesero e ottennero di usufruire della sacrestia della chiesetta di Canale che nel frattempo era stata sconsacrata. Anzi, proprio il nuovo Parroco suggerì di usare tutta la struttura per muoversi con maggiore agilità, dato che la sacrestia misurava circa 15 metri quadrati di superficie.

            Nacque così l’idea di trasformare la chiesetta in teatro provvisorio e per poterlo utilizzare fu necessario allestire un piccolo palco, studiato e costruito da Renzo Dorigoni, Cornelio Fontanari, Pio Piva, Renato Fontanari, Renzo Fontanari, Carlo Cronst, Fabio Pergher e Marco Pergher. Gemma Badocchi realizzò anche uno splendido sipario in velluto rosso. Alle recite collaboravano anche Fabio ed Emanuela Piva, Sandra e Flavia Rossi, Raphaela Ruegg.

            In questa “sala teatro” furono sistemate un centinaio di poltroncine e nel dicembre del 1976 fu inaugurata questa nuova struttura con un concerto tenuto dal Coro Genzianella.

            Naturalmente, ora che c’era questo seppur piccolo teatrino, si poteva rinverdire l’attività teatrale, dal momento che verso questa non era mai venuta a mancare la passione. Il presidente pro tempore, Fabio Pergher, ricontattò Renzo Dorigoni e lo investi della carica di regista ufficiale della ripristinata filodrammatica.

            Durante i mesi invernali tra il 1977 e il 1978 venne messa in scena nuovamente la Commedia brillante “El re del formai” che già tanto successo aveva riscosso oltre 10 anni prima. Gli attori di quella rappresentazione furono: Carlo Cronst, Enrico Fontanari, Bruno Piva, Marco Pergher, Graziano Pergher, Fabio Pergher e Renzo Dorigoni che ne era anche il regista.

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“EL RE DEL FORMAI” (1977- 1978)

Fabio Pergher, Graziano Pergher, Renzo Dorigoni, Bruno Piva, Enrico Fontanari.

            Nel 1978/1979 e sempre con la stessa regia venne messa in scena la commedia “Trei candele a S. Antoni” di Guido De Giuliani. I protagonisti di questa recita furono: Renzo Fontanari, Gemma Paoli, Giorgio Paoli, Marco Pergher, Fabio Piva, Emanuela Piva e Rino Roat. Questa commedia venne ripetuta più volte a Canale e successivamente venne rappresentata anche al teatro don Bosco di Pergine.

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 “TREI CANDELE A S. ANTONI” (1978- 1979)

In piedi: Renzo Dorigoni, don Pio Casari, Renzo Fontanari, Rino Roat, Cornelio Fontanari, Carlo Cronst, Pio Piva, Sandra Rossi, Antonella Valcanover. Seduti: Marco Pergher, Marina Cronst, Fabio Pergher, Gemma Badocchi, Emanuela Piva, Giorgio Paoli, Raphaela Ruegg,. Disteso: Fabio Piva.

            Per qualche anno l’attività della Filodrammatica fu sospesa e riprese nel 1983 con la commedia brillante “Con en pè en la busa” di Jean Francois Regnard tradotta ed adattata da Bruno Groff.

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“CON EN PE’ EN LA BUSA” (1983-1984)

Silvio Piva, Emanuela Piva, Maurizio Piva, Bruno Pergher, Fulvio Piva, Renzo Dorigoni, Donatella Pintarelli, Laura Pergher, Fabio Piva, Ivana Piva, Renata Piva, Mara Pergher

           Questo lavoro ottenne un notevole successo e quindi fu proposta inizialmente alcune volte a Canale per poi essere altrettanto applaudita nei teatri di S. Orsola, Pergine (in occasione di Pergine allo specchio), e ad Albiano. I protagonisti di questa rappresentazione erano: Renzo Dorigoni (attore regista), Bruno Pergher, Laura Pergher, Donatella Pintarelli, Fabio Piva, Manuela Piva, Silvio Piva.

Nel 1985 Fabio Pergher, in collaborazione con altri genitori di ragazzi che frequentavano le scuole medie presso la comunità degli Artigianelli a Susà fondò l’Associazione Punto3. Il nome dell’Associazione stava a significare che la stessa si sarebbe occupata di “sport – cultura e tempo libero” e alla presidenza di questa nuova Associazione venne nominato lo stesso fondatore Fabio Pergher.

Considerando che nel direttivo di tale organismo erano presenti alcune persone appassionate di teatro, tenuto presente che nella frazione di Canale il teatrino sito nella vecchia chiesetta non si presentava nelle migliori condizioni operative e dal momento che l’istituto degli Artigianelli era dotato di un grande ed attrezzato teatro, istituì all’interno della sezione culturale la compagnia teatrale nella quale “trasportò” al completo la Filodrammatica dell’A.C.S. Canale con il suo regista Renzo Dorigoni. Partì così un’attività intensa della compagnia che prese il nome di “Filodrammatica Punto3”.

Dal "Re del formai" agli anni del secondo millennio

La “Filodrammatica Punto3” è ben conosciuta nella nostra zona per l'annuale rassegna teatrale organizzata presso il teatro degli Artigianelli di Susà e per gli spettacoli che ha portato in molti teatri in vari paesi del Trentino.

Possiamo certamente considerare che questa importante Filodrammatica sia la diretta continuazione di quel gruppo teatrale nato proprio a Canale per la volontà e la tenacia di un gruppo di "Canaloti' i quali, dopo aver messo in scena le prime commedie dialettali in teatri di fortuna, sono entrati a far parte dell'Associazione Punto3.

La Filodrammatica si è poi arricchita negli anni con la presenza di molti genitori, diventati anche attori dilettanti, provenienti dai diversi paesi del perginese. All'interno della filodrammatica hanno comunque trovato modo di coltivare la passione per il teatro anche persone esterne alla Scuola, che collaboravano con la Punto3 nell'organizzazione delle rassegne, nelle iniziative di solidarietà e sostegno a progetti in paesi del sud del mondo, nelle attività sociali di vario genere.

Inizialmente la Filodrammatica era guidata da Renzo Dorigoni, poi sostituito da Fabio Piva. I due l'hanno accompagnata e fatta crescere in modo significativo nel corso di tutti questi anni.

La realtà scolastica è poi cambiata, la scuola media è stata trasferita a Pergine e diverse sono state le esigenze e le condizioni nelle quali l’associazione ha operato, fino ad arrivare allo scioglimento della stessa nell’autunno del 2008.

La Filodrammatica, molto cresciuta e motivata ha deciso di non interrompere l’attività teatrale, frutto di anni di dedizione, entusiasmo, studio, esperienza, fatica e lavoro da parte di tutti quelli che ne hanno fatto parte. E’ maturata quindi la decisione di continuare l’attività teatrale all’interno dell’Associazione Amici della Cultura e dello Sport di Canale, sempre attenta e interessata alle manifestazioni sportive e ad ogni espressione di arte e di cultura. Si è trattato quasi di una “rimpatriata” visto che si sono ritrovate, almeno in parte, delle persone che avevano investito idee ed energie per avviare e sostenere tale attività.

Si continua così nell’A.CS di Canale il “fare teatro”, attività che da sempre si è auspicato di portare avanti cercando di coinvolgere giovani e ragazzi.

Dalla sua costituzione fino ad ora la Filo, ora con il nuovo nome A.C.S.-Punto3, ha messo in scena un consistente numero di spettacoli, quasi a cadenza annuale, seguiti da un pubblico affezionato, puntuale, attento ed entusiasta. Il genere proposto è quello della commedia brillante in dialetto trentino, con un cartellone arricchito da vari autori trentini e non; in alcune occasioni sono stati messi in scena anche autori “classici”, rivisti e riadattati: ricordiamo per tutti l’allestimento di “La bisbetica domata”, di W. Shakespeare, ridotta e “tradotta” in dialetto trentino, che ha avuto un notevole successo di pubblico, “L’Ispetor” di Gogol e la “Broca spinzada”.

           L'ultima opera messa in scena è un testo di Silvio Ollin, "D.O.M., o Done, Omeni Maridave”, che è stata presentata per la prima volta al teatro Artigianelli sabato 8 novembre 2008.

Questo lavoro, visto il grande successo ottenuto è stato riproposto numerose volte in vari teatri.

CRONOLOGIA DEGLI SPETTACOLI MESSI IN SCENA

1985-1986 "Con en pè en la busa",

1986-1987  " La cà dei Violoni ",

1987-1988 "En malgar ma che om",

1988-1989 "Ariva el Franzele",

1989-1990 "Con quattro done en cà",

1990-1991 "En malgar ma che om",

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“EN MALGAR… MA CHE OM” (1986-1987)

I Protagonisti: Guglielmo Broll, Dario Oss, Franco Valandro (seduto), Silvio Piva, Anita Piva, Franco Fontanari, Sonia Lazzeri, Renata Piva, Angelo Valdagni (seminascosto), Mery Avi, Renzo Dorigoni, Paolo Paviglianiti, Armando Casagrande, Valentina Oss Emer, Fulvio Piva, Maurizio Casagranda, Gino Fontanari, Fabio Pergher e la sua fisarmonica, Fabio Piva, Italo Piva.


1991-1992 "Grand hotel internazional",

1992-1993 "Chi èl che comanda en casa Frasca",

1993-1994 "L'ispettor",

1994-1995 "La brocca spinzada",

1995-1996 "Grand hotel internazional",

1996-1997 "La bisbetica domata",

1997-1998 "La bisbetica domata",

1998-1999 "Chi èl che comanda en casa Frasca",

1999-2000 "L'allegro testament del zio Narciso",

2000-2001 "Odio sbianchezar",

2001-2002 "I fioretti de Fra Gaetano",

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“I FIORETI DE FRA’ GAETANO (2001-20021)

 protagonisti : Maria Grazia Eccel, Mauro Gretter, Michele Manusia, Luciana Caldini, Romano Fontanari, Francesco Pergher, Armando Casagrande, Silvana Carlin, Romina Campregher, Dino Fontanari, Andrea Zuccatti, Fabio Piva, Luciana Cronst

2002-2003 "I fioretti de Fra Gaetano",

2003-2004 "Sen tutti paroni",

2004-2005 "Sen tutti paroni",

2005-2006 "En malgar ma che om",

2006-2007 "En malgar ma che om",

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 “EN MALGAR… MA CHE OM” (2005-2006)

I protagonisti: In piedi: Valerio Cimadom,  Fabio Piva, Romano Fontanari, Luciana Cronst, Luciana Caldini, Flavio Caresia, Dino Fontanari, Armando Casagrande, Michele Manusia, Romina Campregher, Giancarlo Giovannini, Silvana Carlin, Bruno Pergher, Paolo Fontanari, Simone Girardi.

Seduti: Mattia Roat, Francesco Cavagna, Francesco Pergher, Sara Stelzer, Tamara Eccher, Andrea Giovannetti, Romeo Balbi.

2007-2008 "D.O.M. done, omeni, maridave",

2008-2009 "D.O.M. done, omeni, maridave",

2009-2010 "D.O.M. done, omeni, maridave”.

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 “D.O.M. DONE, OMENI,MARIDAVE” (2007-2008)

I protagonisti. In piedi: Maria Grazia Eccel, Luciana Cronst, l’autore Silvio Ollin, Fabio Piva, Romano Fontanari, Mattia Roat, Luciana Caldini, Armando Casagrande, Andrea Giovannetti, Dino Fontanari.

In basso: Valerio Cimadom, Danilo Gretter, Nadia Gretter, Silvana Carlin, Angelica Corradi, Romina Campregher, Sara Stelzer, Flavio Caresia, Mauro Gretter, Danilo Campregher.

Lo scioglimento dell'Associazione PUNTO3 è stato un'anticipazione degli eventi attraverso i quali si è conclusa la presenza degli Artigianelli sul nostro territorio. Nell'agosto del 2010, infatti, i Padri Artigianelli hanno salutato con una solenne celebrazione e con un momento di convivialità, tutte le persone di Susà, Canale, Costasavina, Roncogno e di tutta la plaga perginese e cessato definitivamente ogni attività con la vendita dell’istituto nel quale si trova appunto il teatro che è stato per tanti anni la sede dell'attività teatrale della filodrammatica “Punto3”, ora “A.C.S.- Punto3”.

Nonostante la mancata disponibilità del teatro Artigianelli la compagnia, già con la stagione 2009-2010, ha organizzato la rassegna Autunno a Teatro (sempre molto seguita da un numerosissimo ed affezionato pubblico) presso il teatro-oratorio Don Bosco di Pergine, gentilmente concesso dalla Parrocchia della Natività di Maria con la seguente programmazione:

7 novembre 2009 "La paura la fa far salti… ma el zio Rudolf ancor pu alti” con Filodrammatica "Nicola Parotta" di Lavis.

14 novembre 2009 "Per mi se ride anca dopo con la Filodrammatica "Arca di Noè" di Mattarello.

21 novembre 2009 "Viagio de sol andata" con la Filodrammatica "S. Martino" di Fornace.

28 novembre 2009 "Qualchedun ha fat i corni” con la Filodrammatica "S. Rocco" di Nave San Rocco.

Per la stagione teatrale 2009-20010 la filo A.C.S.-PUNTO3 ha riproposto la commedia "D.O.M. Done, omeni, maridave"

Nell’autunno, sempre presso il teatro-oratorio di Pergine, sono stati programmati nella rassegna “Autunno a teatro” i seguenti spettacoli:

6 novembre 2010 "Beniamin ciopeta apaltator" con la Filodrammatica "Concordia '74" di Povo.

13 novembre 2010 "Franzelstein" con la "Filolevico".

20 novembre 2010 "El Pero Pocio e so fradel gemel” con la "Filogamar" di Cognola.

27 novembre 2010 "No ve capiso pù” con la Filodrammatica "Nuova ribalta" di Segonzano.

4 dicembre 2010: “Sia da l’asen che dal mul staghe tre passi en dre dal cul” con la compagnia teatrale “Follie d’Autore”, spettacolo comico di Andrea Cortelletti.

            Nel 2011 con la nuova commedia dialettale in tre atti che Silvana CarlinSilvana_Carlin_2    in­segnante elementare nativa di Susà e ora residente a Canale, ha scritto dal titolo di attualità "Chi gratta e chi vince" la compagnia Filodrammatica A.C.S.-Punto3 di Canale ha calcato i palcoscenici di Nave San Rocco e Povo prima di approdare sabato 5 febbraio e domenica 6 febbraio al Teatro - Oratorio "Don Bosco" di Per­gine Valsugana con il teatro gremito di pubblico e sabato 12 febbraio un nuovo pienone al teatro parrocchiale di Caldonazzo. È stata poi rappresentata con suc­cesso in Vallarsa e a Levico Terme.

            La vicenda della commedia "Chi gratta e chi vince" si svolge in una piazza di paese sulla quale si affacciano il bar e il negozio di pane e i vari personaggi sono interpretati da: Dino Fontanari (Carletto il barbone),  Armando Casagrande (Camillo, cameriere al bar), Silvana Carlin (Giulia, padrona del bar), Luciana Caldini in Fontanari (Rita, padrona della panetteria e originaria dell’Alto Adige), Romano Fontanari (Lino, marito di Rita), Sara Stelzer (Maria, figlia maggiore di Rita e Lino), Matteo Santuari (Giuseppe, figlio minore di Rita e Lino), Angelica Corradi (Ernestina, sorella di Lino che vive in casa con il fratello), Paolo Donati (Dino, impiegato "laborioso" del comune), Romina Campregher (Lucia, impiegata "scansafatiche" del comune), Mauro Gretter (Nino, arrotino - "moleta" - e ombrellaio), Francesco Pergher (padre Bruno del convento), Flavio Caresia (Serafino, sacrestano del convento).

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“CHI GRATTA E CHI VINCE” (2011)

Franceco Pergher, Flavio Caresia, Luciana Caldini, Romano Fontanari, Angelica Corradi, Dino Fontanari.

            I nostri commedianti sono stati abilmente diretti da Fabio Piva, coadiuvato per luci e suoni da Danilo Gretter.

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 Danilo Gretter (Tecnico luci e suoni), Fabio Piva (Regista)

 

Le scenografie sono opera della pittrice Bruna LunzLunz   Valerio Cimadom, Dino Fontanari, Danilo Campregher e Cesare Carlin che hanno ricreato magistralmente il centro nevralgico del paesetto con il municipio, il bar, la bottega del pane e una scritta sul muro "abbasso la squola".

Addetti al trucco: Luciana Cronst  Luciana_Cronst      e Valerio Cimadon. Cimadom_Valerio

 

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“CHI GRATTA E CHI VINCE” (2011)

Luciana Caldini, Mauro Gretter, Silvana Carlin

          La novità importante questa volta è che il testo è stato scritto da una com­ponente della compagnia teatrale, Silvana Carlin, che dice di essere stata spin­ta a questo passo dal suo desiderio di mettere in evidenza le caratteristiche pe­culiari di ogni interprete della compagnia A.C.S.-Punto3.

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“CHI GRATTA E CHI VINCE” (2011)

Paolo Donati, Romina Campregher, Mauro Gretter, Matteo Santuari, Sara Stelzer, Luciana Caldini, Romano Fontanari, Armando Casagrande, Dino Fontanari, Silvana Carlin, in ginocchio Angelica Corradi.


            In questo pezzo teatrale tutti i personaggi hanno veste di protagonista. Silvana aveva il desiderio di raccon­tare e mettere in scena una storia realistica ponendo in luce quei valori dì soli­darietà e di amicizia che, come dice Giorgio Gaber in una sua canzone, "sem­brano perduti".

            Cicerone ha coniato la famosa frase "lucunde docet", per indicare il modo al­legro di insegnare e nei personaggi della commedia si ritrova la vita e i problemi di tutti i giorni, Si toccano temi come l'alcolismo con la simpatica figura del bar­bone dedito al bicchiere, la malattia di Alzheimer con Ernestina, le nuove forme di dipendenza da "gratta e vinci", i sentimenti e l'affetto che legano le persone, l'impegno e il suo contrario nel lavoro e nello studio. La simpatica figura dell'ar­rotino "menestrello" ci fa ritornare ai tempi di "quando eravamo povera gente" ricordando il bel libro di Cesare Marchi. Il sacrestano Serafino con il suo tic ner­voso è una simpatica macchietta.

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  “CHI GRATTA E CHI VINCE” (2011)

Romano Fontanari, Francesco Pergher, Silvana Carlin, Armando Casagrande, Angelica Corradi, Romina Campregher, Dino Fontanari, Paolo Donati, Luciana Caldini, Flavio Caresia, Mauro Gretter, Matteo Santuari, Sara Stelzer.

 

      Un plauso alla maestra Silvana, al regista Fabio Piva, a tutti i commedianti e a quanti hanno collaborato nella realizzazione di questa gaia e simpatica creazione teatrale.

            La Filodrammatica A.C.S.-Punto3 è una sezione dell’associazione Amici della Cultura e dello Sport di Canale e opera autonomamente avvalendosi del seguente organigramma: Silvana Carlin: responsabile, Fabio Piva: regista, Luciana Cronst: tesoriere, Romina Campregher e Sara Stelzer: segretarie, Valerio Cimadom e Dino Fontanari: scenografi, Danilo e Nadia Gretter: tecnici audio e luci, Luciana Cronst: truccatrice e collaboratrice dì scena.

Attualmente gli attori sono: Silvana Carlin, Armando Casagrande, Dino Fontanari, Luciana Caldini, Sara Stelzer, Romina Campregher, Flavio Caresia, Romano Fontanari, Mauro Gretter, Paolo Donati, Matteo Santuari, Angelica Corradi.